Memoria e oblio: sono queste le parole chiave che sono state alla base della celebrazione del Giorno della Memoria al Liceo Scientifico “Paleocapa” di Rovigo, celebrato come sempre ieri, 27 gennaio. Gli studenti hanno infatti affrontato il tema da diverse prospettive, non limitandosi solo alla Shoah, ma allargando il campo a diversi genocidi e tragedie della Seconda guerra mondiale.
Durante la mattinata, le classi quinte hanno infatti incontrato la dottoressa Maria Cristina Chioffi, ex allieva del liceo che qualche mese fa ha raccolto le memorie del padre, Vittorino Chioffi, in un libro. Il volume, intitolato "Faville di umanità tra gli orrori della guerra" e pubblicato da Tralerighe, racconta l’esperienza di Vittorino durante la Campagna di Russia, tra il 1943 e il 1944; così, tramite le parole del padre e le sue memorie, l’autrice ha parlato ai ragazzi della realtà della guerra, degli incontri – umanissimi – con la popolazione russa, del contatto anche con gli ebrei che in Ucraina erano perseguitati dai tedeschi. Davanti a un centinaio di alunni delle classi quinte la scrittrice ha presentato anche le foto e le lettere del padre, anch'egli allievo, negli anni '20, del Paleocapa e poi laureato in Chimica e in Farmacia. L’interesse è stato alto e molte sono state le domande che i ragazzi hanno rivolto alla relatrice.
L’esperienza degli studenti per la Giornata della Memoria però non si è fermata lì. Sempre un paio di classi quinte hanno infatti preparato un percorso di approfondimento dedicato alla percezione di quelle immani tragedie: si passa così dal mito degli “italiani brava gente” (anche con materiale audiovisivo) fino al negazionismo dei genocidi e all'oblio che sempre più spesso attraversano l’Europa, dalla Polonia alla Turchia.
Insomma, la Giornata della Memoria ha fornito, come sempre, numerosi spunti di riflessione che i ragazzi hanno in programma di approfondire ulteriormente coi loro docenti e compagni per tutta la settimana.